Quello a cui devi pensare prima di decidere se vale la pena aprire un ristorante tuo
(Tempo di lettura stimato: 5 minuti)
Il tuo sogno è quello di aprire un ristorante?
Scommetto che quando l’hai detto a parenti e amici, non sei stato travolto da una valanga di ottimismo, anzi.
“Tu sei pazzo, la gente non spende! Non vedi che tutti i giorni ci sono locali che chiudono?”
Partiamo con una brutta notizia. Chi ti dice così, di fatto ha ragione. Ecco il responso di
Unioncamere-Infocamere sulla base dei dati del Registro delle imprese italiane.
“Tre ristoranti o bar su quattro aperti negli ultimi 5 anni hanno chiuso e per oltre il 46% di loro la chiusura è giunta prima dei 3 anni di attività.“
Da brividi vero?
Ma perché succede questo?
Perché c’è la crisi?
Mmh…Troppo facile dare tutta la colpa alla crisi.
Il vero motivo è che la maggior parte dei ristoratori non si rende conto che il locale è una vera e propria azienda, e come tale va gestita.
Tutto deve iniziare da un progetto ben definito.
E con progetto non intendo qualcosa del tipo:
“Mia moglie è una cuoca straordinaria, mio figlio cerca lavoro quindi lo mettiamo in sala, io posso tenere i conti. E guarda un po’, dietro l’angolo vendono pure uno locale che sarebbe perfetto per farci un ristorante”.
Forse ho un po’ estremizzato, ma non mi sono allontanata poi così tanto dalla realtà.
Purtroppo la maggior parte dei ristoratori con cui ho avuto a che fare è convinto che basta far bene da mangiare, avere un prezzo onesto e il ristorante sta in piedi.
Non considera però che il cliente è diventato molto più esigente, più attento, sempre alla ricerca di esperienze nuove in fatto di cibo.
Non considera che non fa tutto lui nel ristorante, ci sono persone che lavorano con il cliente e lui non ha molto controllo su di loro.
Non considera che il commercialista non è l’imprenditore del suo ristorante e quindi gli tiene solo i conti e non fa pianificazione e strategia per lui.
Non considera che oggi – in un mare di ristoranti e di offerta enogastronomica – farsi notare è diventato un “pochino” più difficile di una volta.
Questo per te vuol dire che se apri un locale non puoi permetterti di alzare ogni giorno la serranda e sperare che entri qualcuno.
Ancora prima di aprire il ristorante, hai bisogno di una strategia ben definita.
La strategia è quell’analisi che ti permette di capire, dati alla mano:
- che tipo di clienti dovresti attirare
- quanti dovranno essere
- quali azioni farai per portarli nel tuo ristorante
- cosa dovrai dargli da bere e mangiare per aumentare la tua marginalità
- quanto dovranno spendere in media per far stare in piedi la baracca e guadagnarci
Se non hai estrema chiarezza su questi aspetti, le tue probabilità di rientrare in quei 3 ristoranti su 4 che chiudono i battenti nei primi anni di vita ritrovandosi con un sacco di debiti diventano esponenziali.
Le 4 valutazioni preliminari per avviare un ristorante e farlo prosperare
Voglio indicarti le 4 valutazioni preliminari che dovresti fare per evitare di aprire un ristorante che poi si riveli un fallimento. Eccole qui per te, così come le ho derivate dalla mia esperienza.
1. Non aprire mai un’attività sulla base delle tue opinioni. Devi aprire un’attività sempre sulla base dello studio del tuo mercato.
La maggior parte delle persone butta tempo e soldi e si ritrova con una montagna di debiti sul groppone proprio perché ragiona egoisticamente.
Il ragionamento che fanno è: “Mi piace questa cosa, ci apro sopra un attività”.
È la cosa peggiore che possano fare. E ben presto se ne accorgono.
Segnati questa frase, stampala, appendila da qualche parte:
Il mercato ti premia solo se lo conosci bene e se crei un’attività interessante per i tuoi clienti, non per te.
2. Devi avere un prodotto e un servizio di qualità e che, soprattutto, soddisfino un bisogno reale del mercato in cui operi.
Analizziamo il primo punto: prodotto di qualità.
Che cos’è la qualità?
Mi sembra già di sentire la solita tiritera:
“io sono l’unico qui in giro che fa qualità, io ho solo prodotti di qualità premium, io di qua… io di là…”
ALT!
Sfatiamo questo mito. La qualità NON ESISTE: è un aspetto soggettivo.
Per non andare troppo per le lunghe, ammettiamo, per un momento, di essere tutti quanti d’accordo su ciò che intendiamo per “qualità”.
Se il tuo ristorante fornisce prodotti “di qualità”, la gente magari verrà una volta, e poi non tornerà più.
Perchè?
Tu non sai perchè, anzi, non capisci proprio cosa sia successo.
Ti avevano detto “Tutto bene!” alla cassa, eppure non li hai più visti in giro…
Perchè? Eppure tu la qualità nel piatto gliel’avevi data!
Come puoi vedere, un prodotto di qualità non ti dà la garanzia di avere qualcosa di così apprezzato dal cliente da farlo tornare.
Figuriamoci poi se sei un ristorante che “la qualità” non la cura. Lascio a te immaginare come finisce.
Analizziamo il secondo punto: servizio di qualità.
E qui si apre un altro mondo.
Sempre per farla breve, prova a chiederti: che tipo di locale sei? Il tuo servizio è coerente e all’altezza in termini di cura del cliente del tipo di locale che stai gestendo?
E se anche fosse un family business, o una struttura take-away o con servizio delivery, come ti puoi distinguere con il servizio dalla massa?
Anche i tuoi camerieri fanno cadere gli scontrini per terra e ci passano sopra senza raccoglierli?
Anche i tuoi banconieri bevono l’acqua dalla bottiglia girando le spalle ai clienti?
Per garantire poi lo stesso standard di servizio indipendentemente da chi hai in turno devi aver adottato delle procedure, giusto?
Mansionario e checklist sono l’unica arma che hai per far sì che il tipo di servizio che offri non ne risenta al cambiamento delle persone, e allo stesso tempo ti permettono di controllarne l’operato.
Piatti buoni e un buon servizio sono quindi la base, le fondamenta senza cui non puoi partire.
Passiamo al terzo punto: bisogno reale del mercato.
Se vuoi aprire un ristorante di pesce in un posto dove ci sono già 2 buoni ristoranti di pesce, rischi a malapena di pagare le spese. Perchè, per quanto ci sia voglia di piatti a base di pesce, in zona c’è già c’è qualcuno che soddisfa efficacemente quel bisogno.
Credo di aver reso l’idea…
Se vuoi proporre comunque cucina di pesce o trovi il modo per elevare i tuoi standard o devi trovare un format che ti renda unico e riconoscibile rispetto a tutti gli altri in modo da soddisfare un nuovo bisogno del mercato.
3. Devi conoscere i tuoi numeri, prima ancora di aprire la tua attività.
Hai bisogno di abbassare il rischio d’impresa, che specie nella fase di avviamento è altissimo.
In particolare, devi sapere quanto ti costa produrre e vendere, quanto margine puoi farci sopra, quanti potenziali clienti potrai raggiungere e in quanto tempo riuscirai ad ammortizzare i costi e guadagnare dal tuo investimento.
Per fare tutto questo, è necessaria un’approfondita ricerca di mercato nella zona in cui vuoi operare.
Visita i ristoranti limitrofi, soprattutto quelli che potrebbero essere i tuoi potenziali concorrenti e valuta che cosa offrono, il tipo di clientela che hanno, che cosa viene apprezzato e che cosa si potrebbe migliorare. Ma non limitarti a questo, perchè se sai come fare, puoi ricavare importantissime informazioni per il tuo menu: ecco quello che puoi fare
4. Devi investire e reinvestire nel marketing.
Il marketing è semplicemente l’unica attività che ti permette di alimentare il tuo business, perchè – se fatto bene – crea la percezione che il tuo ristorante sia di valore, ti permette di raggiungere velocemente i clienti e fidelizzarli.
Senza marketing, il tuo business è praticamente zoppo.
Non sai da che parte cominciare?
Puoi iniziare da questi articoli:
https://www.masterrestaurant.it/come-gestire-la-reputazione-online-del-tuo-ristorante/
https://www.masterrestaurant.it/post/errori-marketing-ristorante
https://www.masterrestaurant.it/social-network-servono-al-tuo-ristorante/
Queste erano 4 indicazioni fondamentali per avviare un’attività ed essere sicuro di farlo come Dio comanda.
Ma se vuoi scoprire se hai davvero tutte le carte in regola per intraprendere quest’avventura, abbiamo preparato per te una check-list con cui potrai valutare il tuo livello di partenza, la trovi QUI.
Un’ultima cosa, ma non meno importante.
Ciò che fa la differenza tra la realizzazione di un sogno e un obiettivo è il progetto.
Un progetto concreto include aspetti che vanno definiti e regolati giuridicamente, per non parlare poi dell’aspetto finanziario e della sua tempistica.
Per darti un aiuto pratico, concreto e che nessuno ti fornisce quando stai per partire con una nuova attività, puoi utilizzare da subito, questa guida.
Qui non solo trovi tutti i ragionamenti OBBLIGATORI da fare prima di aprire un locale, qui trovi passo passo come sviluppare la tua idea di business, come scrivere poi il tuo Business Plan per te, come strumento operativo e da mostrare ad eventuali finanziatori, banche o soci.
Nessuno strumento è più completo e valido di questo con tutte le valutazioni preliminari necessarie.
Lascia un commento