Credi che i ristoranti di successo siano quelli in cui puoi gustare piatti di altissima qualità, in una location accogliente, avvolti in un’atmosfera magica?
E se non fosse proprio così? E se ci fossero delle tecniche per scrivere un Menu che vende?
Ci sono ristoranti di successo che entrano nella tua testa e ti fanno sborsare i quattrini che vogliono loro, nonostante non abbiano alcuna stella.
Proprio così, hai capito bene.
Ti fanno sborsare i soldini come e dove vogliono loro.
Esiste infatti un modo per influenzare le scelte dei tuoi clienti.
Puoi fare in modo che ordinino proprio i piatti su cui hai i più alti margini di guadagno.
Ti piacerebbe conoscerlo, in modo da incrementare il tuo utile, massimizzare il lavoro in cucina, gli ordini ai fornitori… ?
“E come fanno?
Hanno la bacchetta magica?”
Niente affatto, anzi, ho una buona notizia per te.
Questi ristoranti sanno sfruttare al massimo uno strumento che hai anche tu.
Sto parlando del tuo menu.
Credevi fosse solo una lista di piatti?
Certo che no, scommetto che anche tu hai cercato di comporre un menu colorato? particolare? allegro? elegante e ordinato?
Bene, ma non è sufficiente.
Il tuo menu deve essere il tuo principale strumento di vendita. Dico “principale” perchè poi i tuoi camerieri devono saper fare il resto.
Pensaci un attimo, tutto quello che entra nelle tue tasche, passa attraverso il menu.
E tu puoi utilizzarlo per persuadere i clienti a compiere le scelte che vuoi.
Come?
Applicando le strategie di Menu Engineering.
Purtroppo in Italia, quando si parla di ristoranti, si pensa solo ed esclusivamente alla “cucina”.
La qualità dei tuoi piatti è la base, il presupposto per partire, ma non può essere la tua caratteristica, né tantomeno il tuo punto di forza.
Devi metterti in testa che il ristorante è un’azienda e come ogni azienda per sopravvivere deve vendere.
Il Menu Engineering è una disciplina che studia le migliori strategie per massimizzare le vendite ed i profitti di un ristorante e utilizza come strumento il menu.
Si tratta di una scienza relativamente giovane, nata in America agli inizi del 1980, dall’intuizione di Michael L. Kasavana e Donald J. Smith, esperti di ospitalità.
Se vuoi approfondire questa disciplina, ti consiglio di dare un’occhiata al sito del maggiore esperto di menu Engineering, Gregg Rapp.
Nel frattempo voglio svelarti qualche “trucchetto psicologico” di questa disciplina – un po’ più complessa – che puoi utilizzare per aumentare i tuoi guadagni, anche fino al 30%!
Ecco per te ben 10 idee per realizzare un menu che ti catapulterà nella testa dei tuoi clienti.
10 tecniche per scrivere un Menu che vende di più
1. I colori e la grafica
Per la grafica del tuo menu, non fare l’errore di scegliere semplicemente i tuoi colori preferiti o gli accostamenti che ti sembrano più belli.
I colori, si sa, possono influenzare ciò che ordiniamo.
Ecco per te qualche esempio pratico.
Il verde comunica che il tuo cibo è fresco e genuino.
L’arancione stimola l’appetito.
Il giallo trasmette gioia e con la sua luminosità è perfetto per catturare l’attenzione del cliente.
Il rosso incoraggia a compiere un’azione. Come potresti sfruttarlo?
Naturalmente per persuadere il cliente a ordinare il piatto con i margini di profitto più alti!
La grafica poi ti permette di “catturare” lo sguardo dei tuoi clienti.
Se saprai usarla con senno, potrai spingere i tuoi clienti ad ordinarti esattamente i piatti che vorresti tu.
2. Il triangolo d’oro
Diversi studi hanno dimostrato che quando osserviamo un menu generalmente i nostri occhi compiono un percorso ben preciso: subito si soffermano verso il centro, poi si spostano verso l’angolo in alto a destra, per poi andare in alto a sinistra.
Questo fenomeno in particolare è stato ribattezzato dalla scienza del Menu Engineering il “Triangolo d’oro”.
Ecco quindi che sarebbe opportuno inserire i piatti con i margini di profitto più alti proprio in queste aree!
3. I piatti esca
Un piccolo trucchetto niente male.
Alcuni ristoranti usano inserire un piatto leggermente più costoso rispetto alla media in cima alla lista del menu.
Questo cosa provoca nella testa del commensale?
Che automaticamente tutti gli altri piatti sembreranno un toccasana per il suo portafoglio, un vero e proprio affare.
4. Gli schemi del subconscio
Non ce ne rendiamo mai conto, ma l’inconscio porta spesso i clienti a scegliere tra i due piatti che si trovano in cima ad ogni sezione del menu.
Attenzione però, ci sono anche alcune persone che, di fronte ad una lunga lista invece, tendono a scegliere l’opzione in fondo alla lista. Cosa significa questo?
Semplice, dovrai inserire i piatti con il margine più alto nelle prime due posizioni e nell’ultima posizione di una lista.
5. La valuta nascosta
Quante volte ti capita di voler ordinare un piatto e di cambiare idea dopo che hai visto il costo?
Cosa fanno quindi i ristoratori più furbi per evitare questo blocco?
Tolgono di mezzo il simbolo dell’euro e inseriscono il prezzo direttamente a fine descrizione.
Questo distoglie totalmente l’attenzione dal prezzo.
Sappi che non è affatto casuale, anzi, questa sola tattica può incoraggiare a spendere fino al 30% di più!
6. La manipolazione dei prezzi
Non importa quanto siano straordinari i tuoi piatti, i clienti terranno sempre in considerazione il prezzo.
Che cosa si può fare?
Puoi sfruttarlo a tuo vantaggio!
Come?
Usando anche tu una strategia di cui TUTTI siamo vittima…
Se per esempio ti dico: EURO 9.95?
Hai capito dove voglio arrivare?
Esattamente, scrivendo Euro 9.95 darai al cliente la piacevole sensazione di spendere meno di 10 euro, e sarà come se ne avesse spesi 9.
Questa strategia ormai la conoscono anche i sassi, ma non possiamo fare a meno di cascarci!
7. L’immaginazione
Qui entra in gioco il copywriting. La descrizione del piatto non deve essere un semplice elenco di ingredienti, ma neanche una frase come “Il migliori spaghetti cacio e pepe”. Quest’ultima ricorda molto la pagina “Chi siamo” della maggior parte dei siti delle aziende italiane: “Azienda leader del settore…”
Descrizioni di questo tipo vengono semplicemente ignorate dal cliente.
Al contrario se riesci a stimolare la sua immaginazione, magari facendo un breve riferimento al metodo di preparazione tradizionale che sprigiona il vero sapore del piatto, metterai un primo mattoncino per far vivere al cliente quell’esperienza al palato che è venuto a cercare nel tuo ristorante.
8. Nostalgia canaglia
Ti ricordi la celebre scena del film d’animazione “Ratatouille”, quando il topolino protagonista conquista il temuto critico, con una semplice ratatouille?
Il critico assaggia questo tipico piatto povero della tradizione, e il sapore lo riporta indietro con la mente, fino a rivivere i giorni felici della sua infanzia.
La nostalgia è un’arma potentissima. Una descrizione accurata, con un sapiente e consapevole utilizzo delle parole, può caricare qualsiasi piatto di una risonanza emotiva a cui è molto difficile resistere.
9. Limita le scelte
Se hai mai visto qualche puntata di “Cucine da Incubo”, avrai notato un errore che viene commesso molto spesso.
Questi ristoranti, che non a caso sono sull’orlo del fallimento, credono che un menu gigantesco, con una scelta pressoché infinita di piatti, per accontentare tutti, sia una buona idea.
Niente di più sbagliato: costringere il cliente a sfogliare e scegliere tra una centinaia di opzioni provoca stress e un blocco alla decisione.
Quello che devi fare è trovare il giusto equilibrio per dare la sensazione di avere tante opzioni senza sentirsi invasi e schiacciati da una quantità esagerata di informazioni, che non riusciamo a gestire.
La soluzione?
Prova a ridurre il tuo menu a 5-6 piatti per ogni sezione. E se proprio vuoi tentare di accontentare tutti, allora cambialo più spesso.
10. La lunghezza delle descrizioni
Per avere una struttura ordinata della pagina, è bene che le descrizioni dei piatti abbiano tutte più o meno la stessa lunghezza.
C’è un però, un trucchetto usato molto spesso da chi conosce la disciplina del Menu Engineering è quello di scrivere delle descrizioni più lunghe solo per i piatti che si vogliono vendere di più.
Questo perché?
Semplice, creando un elemento che si distingue dal resto della pagina, questo attirerà inevitabilmente l’occhio del commensale. Una descrizione più accurata che fa venire l’acquolina in bocca rispetto alle altre avrà più probabilità di convincere il cliente all’acquisto.
Certo è che il menu engineering è una scienza. Ecco perchè ci dedichiamo una giornata intera al corso base per svelare tutti i dettagli e tutti i passaggi.
Adesso comunque hai un’infarinatura e sai che puoi studiare con noi il metodo per creare un menu che aumenta i tuoi guadagni.
Questi sono solo alcuni degli accorgimenti che i professionisti del Menu Engineering mettono in atto.
Il tuo nuovo menu scritto secondo le regole del menu engineering unito al controllo di gestione di cui parliamo ai corsi, ti porteranno avanti anni luce rispetto alla maggior parte dei tuoi colleghi ristoratori.
E per magia (o per decisione tua!) i tuoi profitti inizieranno a lievitare.
Calcola che questa è solo una delle strategie di cui parliamo ai nostri corsi. Ecco perché, strategia dopo strategia sarà più facile per te raggiungere guadagni più alti anche con lo stesso numero di clienti.
Se prenoti adesso il tuo posto potrai avere accesso a un prezzo davvero, davvero vantaggioso.
Vuoi altre tecniche per scrivere un Menu che vende (e molto altro)?
Avrai a disposizione professionisti del settore che singolarmente, per una sola consulenza, si muovono intorno a cifre che non scendono sotto i 1000€ al giorno.
Al Corso Master Restaurant ® potrai ascoltarli tutti insieme, per 6 giorni, a nemmeno 30 euro all’ora!
Cosa stai aspettando?
L’ideale sarebbe un menu digitale, in cui il ristoratore può decidere giorno per giorno quali piatti far comparire nel menu e quali no. Con una scheda dettagliata per ogni piatto, completa di foto ed ingredienti che lo compongono. Magari affiancato da una Carta dei Vini anche questa aggiornabile giorno per giorno dal ristoratore. Il tutto consultabile dagli smartphone dei clienti.
Grazie Antonio del tuo commento! Certo ora più che mai serve questa soluzione! E si chiama MasterMyRestaurant!!
E ti dirò di più: gestisce non solo il menu e la carta vini, ma anche il delivery, l’asporto, la prenotazione tavoli (dato che è obbligatoria in questo momento), gestisce un database clienti così finalmente il ristoratore sarà in grado di staccarsi dalle piattaforme e fare Marketing in piena autonomia! SÌ, tutto dalla App MasterMyRestaurant. Così il cliente gestisce in autonomia anche i suoi pagamenti senza toccare ne’ il POS per i pin delle carte, ne’ le penne che hanno toccato tutti per firmare. Ad oggi un centinaio di ristoratori la stanno provando e non costa praticamente nulla.